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Personaggi

Mi è stato chiesto di presentare i personaggi del romanzo, in modo che sia possibile capire meglio chi essi fossero. Ho cominciato a stilare questa lista coi loro nomi, dando per ciascuno una breve introduzione. La lista la riempirò un poco alla volta, per non rovinare la sorpresa e per seguire i post che pubblicherò col tempo.

Gavio
Uno dei protagonisti del romanzo, è un giovane Campano (nato e cresciuto nei dintorni di Capua) trasferitosi a Neapolis col sogno di studiare filosofia naturale. Lì conosce il suo futuro méntore Nymphios che comincia a istruirlo, per poi adottarlo. Termina di svolgere i propri studi presso la scuola filosofica di Elea, dove conosce Pelagíos, prima di tornare a Neapolis quando la situazione politica della città diventa tesa. Gavio racconta la propria storia nel Cap. V del romanzo.
Erennio Ponzio
Personaggio di secondo piano nel romanzo, era un meddiss tuticus, massimo magistrato sannita, praticamente un console senza collega. La storia ricorda il suo nome in occasione dell'episodio delle Forche Caudine.
Lucio Cornelio Lentulo
Console romano nel 328-327, di estrazione patrizia, al principio del suo consolato gli fu affidato un esercito per andare a prevenire eventuali iniziative belliche sannite nell'Ager Campanus. La sua azione fu praticamente di copertura all'assedio che il suo collega, Quinto Publilio Filone, aveva stretto intorno a Neapolis.
Nymphios
Nella premessa del romanzo è citato come polemarca di Neapolis. Il polemarca era uno dei due massimi magistrati di una polis (demarchi), esattamente come a Roma in età repubblicana esistevano due consoli. Una piccola differenza consisteva nel fatto che, in genere, in una polis greca il polemarca si occupava di incombenze più civili, mentre il collega (polemon) era il suo equivalente militare, il capo dell'esercito. Il Nymphios del mio romanzo ha però un passato di un certo prestigio quando, trenta anni prima dell'assedio a Neapolis, lo troviamo a capo di un esercito di mercenari al soldo del tiranno siracusano Dionysius II (vedi qui e qui). La storia si diverte alle volte a mettere gli uomini di fronte al loro passato.
Parthenope
Nume tutelare di Neapolis.
Pelagíos
Guerriero Tebano, appartenente al Battaglione Sacro e sopravvissuto a Cheronea, dove ha perso il padre, conosce il giovane Gavio durante il proprio périplo per le scuole filosofiche dell'ellade e rimane intrigato dallo scoprire un “barbaro” che disquisisce con maestria di filosofia. Tra i due nasce un'amicizia, Gavio lo invita a visitare Neapolis e Pelagíos è ben lieto di accettare l'invito. Anche Pelagíos, come Gavio, ha l'occasione di raccontare la propria storia nel Cap. V del romanzo.
Quinto Publilio Filone
Console romano nel 328-327 per la seconda volta, di estrazione plebea, al principio di questo consolato gli fu affidato un esercito per stringere d'assedio Neapolis. La sua storia personale è meglio raccolta in dettaglio in questo post.

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