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mercoledì 18 luglio 2012

Presentazione

Benvenuti!
In questo blog presento il romanzo storico che mi ha impegnato nel corso degli ultimi tre anni, dal 2009 ad oggi. La mia professione non è lo scrittore, quindi il libro non è nato da un'idea, da un progetto a tavolino, ma da un sentimento verso la città di Napoli alla quale mi sento profondamente legato. Qui desidero solo condividere l'esperienza che ho raccolto per giungere alla stesura finale dell'opera.
Potete vedere questo blog come un The making of

Benvenuti!

Questo blog accompagna il romanzo che ho scritto come fosse un quaderno di appunti. Il lavoro di documentazione che ho affrontato per venire a capo della storia che si svolge alle spalle della vicenda narrata non è stato sempre agevole.
Le fonti greche e latine davano spesso versioni discordanti, altre volte esse concordavano l'una con l'altra, ma non con la realtà dei luoghi e/o dei tempi.
Riuscire a tessere una storia che prendesse spunto da quelle fonti, dare loro una coerenza, restituire il tutto in un romanzo che soddisfacesse soprattutto il mio gusto, è stata un'esperienza formativa e gratificante.

martedì 17 luglio 2012

Orgoglio Partenopeo

Napoli non è un luogo di questa terra. Non tenterò neanche di definirla, di fare poesia, di dire quant'è bella e perché vi sono così visceralmente legato: fallirei miseramente di rendere i sentimenti. Mi limiterò a dire che mi sento orgoglioso di averla conosciuta e di aver imparato ad amarla.
Avendo dovuto abbandonarla per cercare lavoro, la distanza ha accresciuto l'affetto, come sovente accade, ma mi ha anche dato la possibilità di vedere questa città con occhi nuovi e diversi.
Che cosa ho visto? Che Napoli ha delle potenzialità mostruose, deve solo imparare a sfruttarle. Non è una cosa che deve scendere dall'alto, perché quando si accetta che qualcuno ci dia una mano, siamo automaticamente costretti a fare quella determinata cosa secondo il modo di vedere di chi ci ha aiutato.

lunedì 16 luglio 2012

Philogelos

Chi conosce i propri limiti sa anche che essi esistono. Se dotato di buona volontà, può cercare di superarli.
Non mi ritengo una persona estremamente “brillante”: sono più portato per l'introspezione e le profonde meditazioni che per il riso. Mio nonno, scrittore in lingua napoletana per diletto, godeva di una pregevolissima vena comica infinitamente più forte della mia, eppure era proprio di quella vena comica che ad un certo punto della stesura del romanzo ho sentito l'impellente bisogno.
Perché?, si chiederà qualcuno. Si può trovare un momento di ilarità in una storia cruda e violenta come quella di un assedio?
Negare che lo spirito napoletano potrebbe trovare buono qualunque momento per ridere è semplicemente velleitario: potete affermarlo, salvo essere poi smentiti dalla realtà dei fatti.
Dunque avevo un problema: desideravo infondere spirito in una storia che volevo raccontare, ma di quello stesso spirito ne ero privo io stesso. Come rimediare?

sabato 14 luglio 2012

Dedica

A Susy, la Tessitrice,
ad Arianna, la Tela.
Ché non v'è Tela senza Tessitrice,
né Tessitrice senza Tela.
Ché senza Tela né Tessitrice
non v'è né Storia né sua Autrice.
E, chi son io, senza una Storia?
Solo un viandante senza gloria!

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